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Come agisce l’ossigenoterapia normobarica

Dal 2003 la Mpsystem si sta occupando di ossigenoterapia normobarica. Non era una novità da anni ma la MPSystem la ha resa scientifica realizzando un dispositvo certificabile in quanto la validità scientifica era data dalla repetibilità del metodo e dai risultati sostenuti dalla casistica Ma vediamo come agisce l’ossigeno in normobarismo Le le ferite croniche hanno bisogno di una elevata richiesta di sostanza che possano nutrire i tessuti e dare energia per poter guarire. La prima sostanza è cellule è l’ossigeno. Tutti sappiamo che senza ossigeno si muore e anche i tessuti e le cellule senza ossigeno muoiono . L’ossigeno non solo nutre ma serve anche a molti processi che portano alla disinfezione della ferita e a stimolare la crescita dei tessuti e in particolare del tessuto di granulazione e quindi alla reale guarigione delle ferite. Per tale motivo la mancanza di ossigeno nelle cellule è la prima causa del persistere della ferita, che quindi diventa cronica. Con la terapia topica con ossigeno si fornisce ossigeno ai vari tessuti esposti esattamente dove serve, dove il tessuto è sofferente e abbisogna di essere nutrito e stimolato. Fornendo ossigeno alla ferita si promuove la formazione di nuovi vasi sanguigni, si migliora la funzione dei leucociti, si stimola la sintesi del collagene e la proliferazione dei fibroblasti. La ossigenoterapia normobarica è naturale, non è invasiva e specialmente a confronto alla terapia iperbarica, non ha alcuna controindicazioni . Nasce dalla ossigenoterapia che veniva attuata in tanti reparti e cliniche universitarie mettendo la zona che ne aveva bisogno in un sacchetto di plastica in cui insufflava l’ossigeno, anche se tiene conto dei principi derivanti dalla terapia iperbarica, di cui comunque costituisce una evoluzione. La terapia topica con ossigeno è indicata come trattamento aggiuntivo per tutte le ferite croniche, ma in particolare ulcere venose, ulcere arteriose, ferite in diabetici, ulcere da pressione, ustioni, trapianti cutanei,amputazioni. Noi abbiamo avuto ottimi risultati anche come terapia che aiuta i trapianti dopo innesti e in suture difficili per evitare infezioni e dare l’ossigeno per fare chiudere meglio le ferite. Il metodo è semplice. E’ stato come l’uovo di Colombo. Accelera i tempi di guarigione delle ferite e spesso da una reale possibilità di guarigione in alternativa ad altre terapia che difficilmente portano alla guarigione. Ma è importante come abbiamo sempre sostenuto che tale terapia alla portata di tutti, strutture ospedaliere e anche a domicilio fa risparmiare tempo e denaro alle strutture sanitarie e consentendo la terapia anche a domicilio del paziente, è economica, e non ha le controindicazioni tipiche delle camere iperbariche.