Articoli Diapositive Documenti Referenze

Piaghe da decubito o Ulcere da decubito

In questo articolo troveremo alcune notizie sulle ulcere da decubito e questo perché abbiamo studiato il problema e crediamo che la ossigenterapia possa essere applicata anche a questa patologia con buoni risultati

Definizione

La lesione da compressione o ulcera da  decubito è una lesione tissutale, con evoluzione  necrotica che interessa l’epidermide il derma e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, la muscolatura e le ossa  . E’ detta anche “piaga”

Eziologia e cause

La lesione da decubito ( Ulcera o piaga ) è la conseguenza  di una elevata o prolungata compressione che causa una sofferenza dei tessuti su cui agisce la compressione dovuta alla compressione dei vasi sanguigni ( arteriosi ma anche venosi )  Essa è dovuta alla persistente pressione che, superando i 40 mm di mercurio provoca una  chiusura dei vasi sanguigni con conseguente necrosi tessutale; per questo è classificata anche come lesione da pressione.

Le lesioni da decubito spesso sono delle conseguenze dovute a una inadeguata assistenza in ambito domiciliare per mancanza di conoscenze da parte dei badanti o in ambito ospedaliero (spesso per carenza di  personale sanitario ). Spesso non sono  usate tecniche di prevenzione con utilizzo di moderni ausili antidecubito sia meccanici che di fisioterapia riabilitiva che possono provocare gravissime lesioni

Fattori che condizionano provocando le lesioni da pressione 

▪   Alterato controllo vasomotorio (rallentamento del circolo, alterazione del connettivo…);

▪   Riduzione della sensibilità cutanea;

▪   Atrofia della massa muscolare (esporre tuberosità ischiatica a rischio lesione);

▪   Cacchessia

▪   Malnutrizione;

▪   Immobilità;

▪   Infezioni generiche o localizzate;

▪   Scadenti condizioni generali, anche dei problemi di gestione del paziente;

▪   Disturbi psichici;

▪   Disturbi della personalità.

Fattori estrinseci che concorrono a provocare o a mantenere le lesioni

▪   Compressione prolungata 

▪   Sfregamento cutaneo che possono disepitelizzare la zona;

▪   Piano di appoggio inadeguato: lenzuoli, tutori;

▪   Aumento della temperatura a livello locale, ad esempio per l’utilizzo improprio di pannoloni e traverse monouso;

▪ Umidità locale

▪ Carenza igieniche, scarsa igiene dopo l’evacuazione.

 

Vari stadi delle lesioni da pressione.

I sistemi di classificazione o stadiazione delle lesioni da pressione usano gli stadi per classificare le lesioni basandosi sulle condizioni degli strati del tessuto interessato. Le classificazioni per stadi non hanno il compito di descrivere globalmente la lesione, ma ne forniscono una descrizione anatomica, relativamente semplice, della sua profondità. È sempre opportuno, qualora si classifica, valuta e documenta una lesione  utilizzare un sistema concordato, in quanto esistono vari sistemi di classificazione; tra i più usati è quello proposto dal National Pressure Ulcer Advisory Panel (nato durante la Consensus Conference del 1991: