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Prevenire l’Osteoporosi previene anche il nascere di lesioni agli arti inferiori

Pubblichiamo qui questo interessante articolo del Dott Francescon, specialista in Osteoporosi in quanto spesso la osteoporosi può contribuire con le lesioni che ne susseguono al formarsi di lesioni trofiche agli arti inferiori. La prevenzione di tale patologia è quindi fondamentale nel prevenire anche le lesioni degli arti inferiori

 

Prevenzione dell’Osteoporosi e individuazione dei soggetti da sottoporre all’indagine di densitometria ossea

 A cura di : Dott.Alessandro Francescon, Specialista in Geriatria e Gerontologia

 Ambulatorio di Osteoporosi- Casa di Cura Sileno e Anna Rizzola, San Donà di Piave (Ve)-

 

L’ osteoporosi è una malattia in cui vi è la riduzione della densità minerale ossea (BMD), ciò porta a una fragilità dello scheletro e ad un aumentato rischio di fratture, in particolare a livello della colonna vertebrale, dell’anca e del polso. La prevenzione delle fratture è un obiettivo che  consente un miglioramento della qualità della vita per la riduzione della disabilità e la  riduzione dei costi socio sanitari derivanti dalla perdita dell’autosufficenza.

Conoscere i fattori di rischio dell’osteoporosi che ci riguardano è il primo passo per rallentare o prevenire questa malattia. E’ possibile, infatti, rallentare la perdita  dei sali minerali e della massa dell’osso intervenendo sul suo turnover, cioè sul processo di rimodellamento dell’osso.

Esistono strategie di intervento  che possono prevenire o ridurre gli effetti dell’osteoporosi, una volta che si è riconosciuto il rischio.La densitometria ossea associata ad una esperta valutazione clinica si può ritenere adeguata ai fini  di una prevenzione e cura dell’osteoporosi sia per il maschio che per la femmina.

Il fumo di sigaretta, l’assunzione in eccesso di alcol e di caffè, le sostanze stupefacenti, l’uso di determinati farmaci che interferiscono sul metabolismo osseo risultano fattori di rischio di osteoporosi per entrambi i sessi.

Nel maschio, inoltre, il 25-30 % è destinato a incorrere in una frattura da osteoporosi nel corso della vita con elevate conseguenze invalidanti e, anche per questo motivo, l’osteoporosi viene sempre più studiata anche nei maschi. Spesso è  conseguenza o associata ad altre patologie croniche come la  bronchite cronica ostruttiva,  l’insufficenza renale cronica , le epatopatie croniche, etc. Altri fattori di rischio sono: precedenti fratture da fragilità, familiarità per osteoporosi e fratture ossee, ipogonadismo, presenza di malattie osteopenizzanti (malattie reumatiche,emolinfopatie, malattie neoplastiche,etc),disendocrinopatie (Iperparatiroidismo,Sindrome di Cushing ,Ipertiroidismo ,Diabete mellito di tipo I e altre malattie endocrine), riscontro radiologico di osteopenia o deformazioni vertebrali, distrurbi nutrizionali comportanti  ridotto introito di calcio e Vitamina D, magrezza con indice di massa corporea

Nella donna il rischio di osteoporosi  aumenta in quanto a tutte le patologie e i fattori di rischio su considerati si possono addizionare altri fattori di rischio quali la menopausa precoce (

Per quanto riguarda il paziente anziano, va fatta una  citazione particolare sull’uso dei farmaci. L’anziano, spesso, assume molti  farmaci ed è importante conoscere  la loro eventuale azione sul metabolismo osseo. Particolare attenzione va posta all’uso di cortisonici, se assunti per un periodo prolungato, immunosoppressori, chemioterapici, anticonvulsivanti  e molti altri.

In conclusione, si rende necessario  individuare i  pazienti che per fattori genetici , o  per la presenza di fattori di rischio o patologie pregresse o  in atto, è opportuna l’esecuzione della densitometria ossea visto che la riduzione  della densità minerale ossea (BMD) rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per le fratture da fragilità. In particolare, questo tipo di esame e la valutazione clinica  vanno fatte negli anziani affetti da una polipatologia e  che assumono molti farmaci, con frequenti episodi di caduta, fattore, quest’ultimo, determinante  la frattura  da fragilità.