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Tossicità dell’ossigeno

L’ossigeno può avere effetti tossici se somministrato in dosi massicce e per tempi prolungati.

Gli effetti collaterali derivanti dalla terapia iperbarica,ad esempio, sono dovuti alla formazione e rilascio di specie reattive dell’ossigeno quali l’anione superossido, i radicali ossidrili, e il perossido d’idrogeno.

 Gli effetti neurologici causati dall’iperossigenazione possono essere ricondotti alla perossidazione delle cellule della glia e dei neuroni dovuta alla reazione dei radicali dell’ossigeno e alla loro interazione col ferro presente nei tessuti.

 Altre potenziali complicazioni derivanti dalla medicina iperbarica comprendono il barotrauma, dovuto all’espansione del gas in spazi chiusi. Il barotrauma più frequente coinvolge l’orecchio medio.

I pazienti che soffrono di diabete mellito meritano una speciale attenzione. La terapia iperbarica, infatti, può alterare il metabolismo del glucosio. L’effetto vasocostrittore delle terapia iperbarica può ostacolare l’assorbimento di insulina, creando una situazione di ipoglicemia. Altri regimi farmaceutici possono avere effetti dannosi se condotti in concomitanza alla terapia iperbarica.

Non ci sono effetti tossici per la ossigenoterapia normobarica come viene usata con i dispositivi tipo ULCOSAN. Non vi sono controindicazioni assolute e nemmeno relative

Nel caso di lesioni cutanee, è suggerito perciò il trattamento distrettuale in modo da non coinvolgere altri distretti corporei non necessariamente interessati dalla condizione patologica e che potrebbero risentire dei possibili effetti dannosi causati dalle aumentate pressioni di ossigeno.

La terapia con normobarismo distrettuale non ha controindicazioni, ha costi moderati, può essere svolta a domicilio. Non necessita di medicazioni avanzate tra una seduta e l’altra e la automedicazione è semplice e alla portata di tutti