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Dati emersi da un’ indagine sull’Osteoporosi

Siamo molto contenti di pubblicare queste considerazioni del Dr Francescon per dimostrare che anche a San Donà di Piave ci si occupa con serietà e con successo della Osteoporosi e della Prevenzione. Noi riteniamo che la Prevenzione con la P maiuscola deve essere a tutto raggio e la Prevenzione della Osteoporosi è uno degli aspetti da non trascurare Dati emersi da un’ indagine sull’Osteoporosi (dati definitivi) Dott. Francescon Alessandro, Responsabile dell’ Ambulatorio di Osteoporosi – Casa di Cura “Rizzola” – San Donà di Piave (Ve)- Solo tre i Centri partecipanti al Progetto Amico, nell’area che comprendeva quasi tutta la Provincia di Venezia e tutto il Friuli Venezia Giulia . Di questi, uno è stato quello per l’Osteoporosi condotto dal Dott. Francescon Alessandro nella Clinica “Rizzola” di San Donà di Piave. Tale Progetto Nazionale che ha visto coinvolti 100 Centri di Eccellenza di tutta Italia ha riscosso un notevole successo nella Clinica “Rizzola” in quanto in poche ore sono state esaurite tutte le visite gratuite messe a disposizione, tanto che per dare la possibilità ad altre persone di avere una Valutazione Clinica con esecuzione di Densitometria ossea ad Ultrasuoni di ultima generazione, si sono incrementati i posti . Nel complesso sono state eseguite 68 visite , di cui 66 a pazienti di sesso femminile e 2 di sesso maschile; l’età dei pazienti era compresa tra i 34 e i 79 anni. La maggior parte delle persone che hanno usufruito del Progetto proveniva da San Donà di Piave(32 ), i rimanenti, invece, provenivano da Comuni limitrofi. Si sono registrati, infatti, 12 casi provenienti da Musile di Piave, 5 casi provenienti da Eraclea, 5 casi da Caorle, 4 casi ciascuno da Jesolo e Cavallino-Treporti e , infine, un caso per ciascuno dai seguenti Comuni: Noventa di Piave, Quarto D’altino, S.Stino di Livenza, Ceggia, Meolo, Venezia. Un dato interessante è stato che i pazienti che si sono presentati spontaneamente alla visita e quasi tutti asintomatici, presentavano indicazioni cliniche all’esecuzione della Densitometria ossea e/o importanti fattori di rischio per L’Osteoporosi. La maggior parte di essi eseguivano la valutazione per la prima volta. I partecipanti hanno dimostrato alta sensibilizzazione nei confronti dell’esame, perché tutti erano a conoscenza del suo significato clinico. La maggior parte era venuta a conoscenza del progetto per la pubblicazione della notizia sui giornali o nell’ambulatorio del proprio medico di base. Un altra osservazione meritevole di nota è che quando le iniziative sulla prevenzione non comporta partecipazione di spesa da parte dell’utente la partecipazione è massiccia. In effetti solo in casi limitati la Densitometria ossea e prescrivibile senza il pagamento di ticket sanitario Si segnalano i più significativi fattori di rischio riscontrati i: Menopausa precoce (53 casi), terapia cortisonica (5 casi), pregressa frattura vertebrale (4 casi), pregressa frattura calcaneare (1 caso), menopausa chirurgica con ovariectomia (2 casi), pregressa neoplasia mammaria in terapia antiestrogenica (4 casi), ridotto apporto alimentare di calcio ( 4 casi), malassorbimento di calcio e Vitamina D (2 casi), intolleranza al lattosio (1 caso), ipertiroidismo (2 casi), riscontro radiologico di rarefazione ossea alla testa dell’omero (1 caso), artrite reumatoide (3 casi), polimialgia reumatica (2 casi), Malattia ematologica cronica (1 caso). Nei rimanenti 31 casi i pazienti non presentavano problematiche collegabili all’ Osteoporosi. Il progetto Amico- Settimana Nazionale dei disturbi osteoarticolari,alla sua prima edizione, è stato patrocinato dalle più importanti Società Scientifiche Italiane: SIOMMS, Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, SIOT, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIR, Società Italiana di Reumatologia, ANMAR, Associazione Nazionale Malati Reumatici, e FEDIOS, Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro. L’iniziativa prevedeva un’ indagine conoscitiva su un campione di medici e pazienti, in una settimana, in cui in Centri specializzati distribuiti su tutto il territorio Nazionale si effettuavano visite gratuite a favore dei cittadini che ne facevano richiesta. Lo scopo del Progetto era di fornire un aiuto a tutti coloro che soffrono di patologie osteoarticolari, diagnosticando tempestivamente eventuali malattie. Visto il successo dell’iniziativa, riscontrato anche su scala Nazionale, è molto probabile che tale Progetto sia riproposto anche il prossimo anno.