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ULCOSAN : unico dispositivo coperto dal brevetto. Furbi e imbrogli in Sanità !
 

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Come è facile in Italia fare i furbi e imbrogliare gli ammalati

Da anni noi abbiamo brevettato con brevetto europeo e con disegno comunitario per tutta la Comunità Europea il dispositivo ULCOSAN per la ossigenoterapia normobarica.

Per fare questo brevetto ci abbiamo messo anni. Per avere il marchio CEE siamo stati sottoposti a diversi test e controlli da una organizzazione certificatrice che si chiama CERMET.

Sono stati valutati sia la produzione che il dispositivo sia nel suo funzionamento che nella sua efficacia.

Abbiamo prodotto scientifici che ci hanno dato riconoscimenti come quelli di essere stati invitati al Congresso Internazionale di Barcellona nell’ottobre scorso ( eravamo tre italiani invitati )

Abbiamo avuto il controllo del Ministero della salute

Abbiamo avuto la Commissione del Comitato Etico che ha espresso parere favorevole.

Ogni anni abbiamo i controlli dell’ente certificatore che controlla la produzione ma anche il percorso medico e dobbiamo tenere conto e riferire di quanto pazienti sono stati curati, di quali siano i risultati e dobbiamo fare un report medico per la certificazione.

 Ricordiamo quindi che l’unica Camera normobarica per ossigenoterapia certificata CEE con Brevetto e con certificazione del Ministero della Salute con Marchio Depositato  e con deposito comunitario CEE del disegno ma anche con supporto medico e scientifico è ULCOSAN. Le altre  sono imitazioni senza valore scientifico

 E poi cosa scopriamo girando per Internet dove nulla si nasconde e nulla scompare e si cancella.

E allora:

 Attenzione agli imbrogli anche in Sanità!

Una ditta ha messo in commercio un dispositivo eguale a ULCOSAN  La ditta in questione non ha il brevetto, non ha supporto medico ma anche scrive dati non veri.

Dice e scrive infatti che misura la pressione e non è vero; dice che misura la temperatura dell’ossigeno e non è vero. Attenti agli imbrogli per la vostra salute!

Eppure vi è scritto che ha avuto una certificazione CEE da un ente inglese.

Chiaramente può avere una certificazione CEE per il tipo di produzione perché la ditta può avere un sistema di produzione a norma CEE

Ma per la certificazione del dispositivo vi deve essere anche l’apporto scientifico

Dove sono i lavori scientifici ? .

Ma dove sono questi lavori scientifici non lo sappiamo

In Italia gli unici lavori scientifici con camera normobarica sono i mie con i miei collaboratori. Altri in Italia non ce ne sono.

In Europa ci sono lavori di una ditta irlandese che produce dispositivo simile ma che lavora con leggero iperbarismo e quindi tali lavori non sono applicabili a camere che lavorano in normobarismo

Quindi non può avere una certificazione CEE sul Dispositivo come scientifico e tanto meno il Ministero della salute può validare un dispositivo che non abbia i requisiti medici e scientifici ad hoc

Ma vi sono anche delle cose che la ditta scrive sul dépliant e nella pagina del sito dedicato a tale dispositivo che hanno errori medici e non applicabili al loro dispositivo

Le riporto sotto per darne dimostrazione.

E in effetti una ditta di stampi che non ha medici e che non ha collegamenti scientifici non può certo fare lavori scientifici in materia ed è facile per loro fare sbagli medici e scientifici

E allora attenzione !

Attenti alle imitazioni che non sono certificate dal Ministero per la parte medica che controlla che i protocolli siano corretti
Nel Dépliant del Dispositivo  che è copiato da ULCOSAN si dicono delle cose che non hanno significato medico
“L’Ossigenoterapia normobarica distrettuale consente di superare le limitazioni dovute a deficit circolatori e i possibili problemi derivanti da una diffusa distribuzione di sangue con un tasso di ossigeno disciolto superiore alla norma”. Un medico non direbbe mai una cosa del genere e quindi attenti a dispositivi non approvati da comitato scientifico. La frase riportata non è applicabile a tale dispositivo e non vi sono ragionamenti medici scientifici che possano affermare che una diffusa distribuzione di sangue con tasso di sangue disciolto  superiore alla norma possa essere dannoso.

Nella loro pagina si dice che

“ La camera prodotta è un marchio registrato nel 2013 nato dalla volontà di voler trovare la soluzione alternativa all’Ossigenoterapia in Camera Iperbarica e ideare un dispositivo di facile e diffuso utilizzo. Partendo dallo studio dell’Ossigenoterapia sono stati sviluppati diversi prodotti e ad oggi l’attività di ricerca e sviluppo di tecnologie all’avanguardia in questo campo è in costante crescita. 
….”

Non si dice che il marchio Ulcosan era nato da 6 anni e ha una validità in Italia per altri 4 anni e nessuno può produrre o vendere un dispositivo con le caratteristiche depositate nel brevetto ( si chiamano rivendicazioni )

“ La sue caratteristiche tecniche e funzionali hanno reso possibile la certificazione del prodotto quale Dispositivo medico (Direttiva 93/42 EEC), classe II a, da parte dell’ente certificatore SGS che garantisce la qualità, l’efficacia e la sicurezza della terapia.”

La certificazione non può garantire la sua efficacia medica in quanto nessun oltre noi può aver presentato documentazione di quel dispositivo. Gli unici lavori scientifici sono i nostri ma eseguito con ULCOSAN;

Tale ditta afferma  che è possibile la Vendita ad Istituti Ospedalieri, cliniche private, farmacie, case di cura, ricoveri per anziani e privati.

Tale ditta forse non sa che per vendere a Istituti sanitari privati o pubblici  deve esserci la validazione del Ministero della sanità che può venire a verificare produzione e lavori scientifici

Pensate voi cosa può fare tale ditta se un paziente ha un qualsia problema e per la legge l’istituto pubblico o privato ha l’obbligo di segnale il problema al Ministero della salute ? Naturalmente guai a non finire e nessun risarcimento per il paziente..

 Noi in ogni caso andiamo aventi

Dopo anni di uso in strutture pubbliche e private e dopo uso intenso a domicilio dei pazienti abbiamo raccolto i problemi e deciso che dovevamo fare un prodotto migliore. E siamo andati avanti

Il vecchio Ulcosan andrà in pensione fra qualche mese

Oggi dopo esserci incontrati con Dr Marrone dalla Spagna e paesi latini, con il socio Suo  Avvocato in Spagna , con chi segue la distribuzione dell’Ulcosan siamo partiti con il Progetto ULCOSAN PLUS che non solo porterà delle innovazioni terapeutiche ma farà sì che i NUOVI ULCOSAN e ULCOSAN PLUS metteranno il vecchio dispositivo in pensione e vi saranno i nuovi dispostivi con i miglioramenti che i nuovi dispositivi avranno

 Il brevetto del Nuovo Ulcosan è più blindato ancora ed è non solo a livello europeo ma anche internazionale

 

Ma attenzione a tutti. Il dispositivo Home è coperto da brevetto e nessuno può venderlo e utilizzarlo salvo sanzioni civili.

 

 
Partito il Progetto del Nuovo ULCOSAN E ULCOSAN PLUS
 

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Gionata importante: oggi dopo esserci incontrati con Dr Marrone dalla Spagna e paesi latini, con il socio Avvocato , con chi segue la distribuzione dell’Ulcosan siamo partiti con il Progetto ULCOSAN PLUS che non solo porterà delle innovazioni terapeutiche ma farà sì che i NUOVI ULCOSAN e ULCOSAN PLUS metteranno il vecchio dispositivo in pensione  per i miglioramenti che i nuovi dispositivi avranno

 
L’importanza della Prevenzione anche nel Piede Diabetico !
 

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Il diabete è una malattia che si può solo in parte prevenire o limitare ma una volta avvenuta non si può guarire definitivamente

Importante evitare le complicanze e  fra le varie complicanze  la peggiore è quella che va sotto il nome di Piede Diabetico.

E le complicanze sono diverse ma tutte si fanno ricondurre ad un danno neuroangiopatico delle estremità

Una complicanza  grave di un piede diabetico con una ulcera  è l’infezione, che è spesso la vera causa che porta all’amputazione.

Ma i progressi e la terapia con l’ossigeno che noi pratichiamo con Ulcosan , la camera normobarica hanno permesso notevoli miglioramenti e quasi sempre permette di evitare le amputazioni almeno quelle maggiori

I progressi nella cura del diabete hanno portato ad un allungamento delle aspettative di vita dei diabetici ma, i problemi principali oggi, sono quelli legati alle complicanze croniche , sia microangiopatiche (retinopatia, nefropatia, neuropatia) che macroangiopatiche (cardiopatia ischemica, arteriopatia degli arti inferiori, arteriopatia dei tronchi sovraaortici).

Tra le complicanze del diabete, come dicevamo prima  il cosiddetto Piede Diabetico assume un ruolo sempre più importante.
È questa la complicanza che comporta per i diabetici il maggior numero di ricoveri ospedalieri, e per la quale i costi sono ingenti e i problemi per i pazienti sono enormi. 

Noi abbiamo sempre sostenuto che la prevenzione è l’unica arma vincente non solo per i tumori ma anche per tutte le patologie

Come per la maggior parte delle patologie, anche per il piede diabetico la “cura” migliore è la prevenzione se volgiamo limitare i danni, le complicanze e le amputazioni.

In presenza di neuroangiopatia  si consiglia di monitorare frequentemente il piede consultando il proprio medico ad ogni piccola  lesione  in modo da controllare  gli eventuali sintomi di questa patologia e poter intervenire prontamente in caso di ulcere  o altre complicanze specie infettive o secernenti.

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I controlli frequenti  aiuteranno , in linea generale, a prevenire l’insorgenza di tutte le patologie legate al fenomeno del piede diabetico.

I consigli che adesso scriviamo li potete trovare in qualsiasi manuale che parli di diabete o in internet. 

1 )ispezionare e lavare ogni giorno i piedi
2) controllare la temperatura dell’acqua col gomito o col termometro
3) asciugare bene ma delicatamente, eventualmente con il phon
4) usare calze che non stringano e cambiarle ogni giorno
5)  non usare callifughi o strumenti taglienti per le callosità
-6) tagliare le unghie con forbice a punte smusse, arrotondare con lima di cartone
7)  non camminare a piedi scalzi
8) non usare fonti calore dirette (borse d’acqua calda, calorifero, camino, etc.)
9) usare scarpe comode con punta rotonda e tacco non superiore a 4 cm
10) quando si calzano scarpe nuove, controllare il piede dopo pochi minuti di cammino.

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In presenza di problemi di pressione si consiglia l’uso di plantari fatti su misura , meglio se sentendo un podologo o un posturologo per contenere insieme il piede e il plantare e contemporaneamente a difenderlo da frizioni e pressioni.
Tali scarpe devono essere preformate in modo anche da poter alloggiate eventuali deformità.
Molto importante è anche la prevenzione delle ulcere e delle ferite che poi si infettano in qualsiasi parte del piede. In questo caso sono necessarie scarpe a suola rigida con plantari su calco costruite a posta per il paziente o, se l’ulcera ha comportato un intervento di amputazione minore una scarpa su misura in base alla amputazione.
Quindi ricordiamoci sempre che la prevenzione è l’arma vincente di ogni malattia e anche delle complicanze del piede diabetico