Definizione di ulcera
Perdita di sostanza legata a modificazioni emodinamiche, emoreologiche e coagulative: nella sua genesi è fondamentale l’impegno del microcircolo e conseguente compromissione del trofismo tissutale. Rappresenta l’epifenomeno di varie patologie che hanno alla base un insufficiente apporto ematico con conseguente ipossia ed infezione (Bimonte).
Classificazione
1) Ulcere da stasi venosa
2) Ulcere arteriose
3) Ulcere traumatiche
4) Ulcere da collagenopatie
5) Ulcere diabetiche
Fisiopatologia dell’ ulcera
La ossimetria transcutanea ha evidenziato a livello delle lesioni vasculopatiche una pO2 di 5-10 mm di Hg.
Tale valore è incompatibile con la vita delle cellule e impedisce la proliferazione e l’azione dei leucociti che richiedono valori di pO2 di 30-40 mm di Hg: da ciò deriva il pericolo di infezione.
Anche la sintesi del collagene a partenza dai fibroblasti non può prescindere dall’ossigeno.
Nelle condizioni di relativa ipossia si formerà un collagene immaturo e poco stabile con inevitabili problemi di cicatrizzazione.
Per la riepitelizzazione dell’ ulcera necessita di
a) Un apporto ottimale di ossigeno
b) Una completa detersione della lesione
c) Una buona perfusione ematica
La terapia delle ulcere interessa fattori locali e sistemici.
1) Terapie mediche
2) Terapie chirurgiche
3) Terapia con camera iperbarica
4) Terapia con ossigeno normobarico
5) Terapia con ossigeno-ozono
Razionale della ossigenoterapia iperbarica
Ripristina la diffusione dell’O2 dai capillari alle cellule ove questa è impedita o per diminuzione della perfusione ematica o per ispessimento dei mezzi di transito (edema, membrane piogeniche, tessuti necrotici)
La concentrazione di ossigeno nella camera iperbarica è del 23% ma non arriva a contatto della lesione trofica in quanto la lesione rimane medicata e coperta
L’ossigeno disciolto nel plasma è pari a 6 cc%
Razionale della ossigenoterapia normobarica
La concentrazione di ossigeno nella camera normobarica è del 95% e arriva a contatto della lesione in quanto la terapia viene fatta senza alcuna garza oi medicazione
L’ossigeno agisce quindi direttamente stimolando il tessuto di granulazione e il collagene. Tenete presente che la lesione deve essere detersa da zone necrotiche e fibrina
L’aumento di ossigeno disciolto nel plasma non avviene e quindi rimane all’incirca al 2 cc%
DIFFERENZE
TRA CAMERA IPERBARICA
E CAMERA DISTRETTUALE.
Sostanzialmente la camera iperbarica agisce grazie all’aumento dell’ossigeno disciolto mentre la camera distrettuale agisce grazie alla elevata concentrazione di ossigeno a livello delle lesioni trofiche
Camera iperbarica vantaggi
Aumento dell’O2 disciolto
Azione battericida
Azione antiedema
Azione cicatrizzante
Camera iperbarica svantaggi
Non sopportata da molti pazienti per
-Problemi cardiaci,vestibolari, psicologici,ecc.
-Numero limitato di centri.
-Problemi di trasporto.
-Elevati costi
Camera normobarica Vantaggi
Elevata concentrazione d ossigeno sulla lesione
Nessuna controidicazione locale o sistemica
Uso domiciliare
Elevata compliance
Efficacia documentata
Basso costo d’acquisto e di esercizio Costo sociale
Facile reperibilità
Assenza di controindicazioni
Rapido training del personale
Svantaggi
Nessun aumento di ossigeno disciolto nel plasma
Ma nessuna controindicazione