Filmati della toilette delle ulcere e del piede diabetico su You Tube
 

Finalmente sono disponibili i primi filmati in cui si vede una corretta toilette chirurgica delle ulcere degli arti inferiori in modo di potere successivamente eseguire la ossigenoterapia locale. con ULCOSAN. Fra una settimana sarà disponibile un filmato in cui si vede come eseguire la asportazione di una falange di un dito di un piede diabetico conservando il dito. Per vedere i filmati andate su You Tube e battete sulla ricerca ” Dott. Madeyski “

 
Toilette chirurgica delle ulcere
 

Da questa settimana su You Tube si possono vedere i filmati in cui mostriamo come devono essere pulite le ulcere agli arti inferiori . Solo dopo tale pulizia si può applicare la ossigenoterapia normobarica con il dispositivo ULCOSAN . I filmati mostrano toilette delle ulcere e di lesioni del piede diabetico con osteomielite

 
Le ulcere croniche degli arti inferiori: eziologia e fisiopatologia
 

L’ulcera cronica degli arti inferiori  rappresenta la manifestazione di patologie sottostanti caratterizzate da alterazioni emodinamiche, emoreologiche e coagulative che riducono l’apporto ematico ai tessuti con conseguente ipossia e persistenza delle infezioni.

 Le sedi anatomiche maggiormente colpite da queste lesioni sono la faccia mediale, laterale, anteriore e posteriore della caviglia ed il piede.

La causa è sempre vascolare ( venosa, arteriosa, traumatica,eccc) in quanto un problema di circolazione deficitaria comporta una minor ossigenazione dei tessuti con conseguente ipossia e deficit di nutrizione. Se il tessuto non viene nutrito soffre e offre le basi per la morte di cellujle e poi di tessuto  

Indipendentemente dalla patologia di base, la pressione transcutanea dell’ossigeno a livello delle lesioni vasculopatiche scende fino a valori di pO2 di 5-10 mmHg, una concentrazione decisamente inferiore rispetto alla normale richiesta fisiologica cellulare.

 I leucociti nella sede della lesione, infatti, proliferano e svolgono la loro attività fagocitica a valori di pO2  intorno a 30-40 mmHG

Inoltre, la sintesi del collagene da parte dei fibroblasti non può procedere in condizioni di ridotta concentrazione di ossigeno, in quanto la matrice prodotta risulta poco stabile e determina inevitabili problemi di cicatrizzazione.

 Indipendentemente dalle cause che hanno provocato l’ulcera, (traumi, alterazioni del circolo arterioso o venoso, malattia diabetica) per ottenere la completa remissione del fenomeno è necessaria la corretta perfusione ematica, l’ottimale apporto di ossigeno ed una costante detersione della ferita.

La durata media di un ulcera è di circa 26 settimane con un range variabile tra le 4 settimane e i 30 anni. Tuttavia, nel 46% dei pazienti il decorso clinico supera le 26 settimane e nel 15% i due anni.

 L’ulcera è una fenomeno ingravescente e  spesso recidivo  con pesanti ripercussioni sulla vita lavorativa di tutti i giorni e sulla vita di relazione con pesanti costi sociali.

La ulcera cronica diventa un problema personale, umano e familiare per sofferenza ma anche per problemi economici 

 
Ulcere cutanee croniche e difficili : cosa sono
 

Le lesioni cutanee croniche sono aree di sostanza dermo-ipodermica che non dimostrano alcuna tendenza alla riparazione spontanea.

Questo tipo di lesioni, particolarmente dolorose e debilitanti per il paziente, sono quasi sempre la manifestazione di una condizione patologica concomitante la quale determina un arresto della cicatrizzazione a causa dell’alterata omeostasi vascolare dovuta a processi endogeni o esogeni di varia natura. Questi fattori determinano infatti un rallentamento dei processi di ricostruzione della matrice fondamentale e di riepitelizzazione, favorendo infine un processo di necrosi per essiccamento.

 Il processo di risoluzione della lesione può variare in modo molto evidente a seconda di come si protegge la ferita dagli agenti esterni quali microtraumi meccanici ed alterazioni della temperatura al di fuori del range fisiologico.

Le lesioni croniche sono rappresentate dalle ulcere ischemiche, dalle ulcere diabetiche, da quelle venose e dalle lesioni da decubito che non riepitelizzano.

Sono spesso chiamate ulcere difficili in quanto proprio come lesioni croniche sono di difficili guarigione. In diversi Ospedali sono nati e stanno nascendo Ambulatori per le Ulcere difficili in quanto solo medici e personale specializzato posso essere a conoscenza delle terapia più dedicate per tale patologia

 
Tossicità dell’ossigeno
 

L’ossigeno può avere effetti tossici se somministrato in dosi massicce e per tempi prolungati.

Gli effetti collaterali derivanti dalla terapia iperbarica,ad esempio, sono dovuti alla formazione e rilascio di specie reattive dell’ossigeno quali l’anione superossido, i radicali ossidrili, e il perossido d’idrogeno.

 Gli effetti neurologici causati dall’iperossigenazione possono essere ricondotti alla perossidazione delle cellule della glia e dei neuroni dovuta alla reazione dei radicali dell’ossigeno e alla loro interazione col ferro presente nei tessuti.

 Altre potenziali complicazioni derivanti dalla medicina iperbarica comprendono il barotrauma, dovuto all’espansione del gas in spazi chiusi. Il barotrauma più frequente coinvolge l’orecchio medio.

I pazienti che soffrono di diabete mellito meritano una speciale attenzione. La terapia iperbarica, infatti, può alterare il metabolismo del glucosio. L’effetto vasocostrittore delle terapia iperbarica può ostacolare l’assorbimento di insulina, creando una situazione di ipoglicemia. Altri regimi farmaceutici possono avere effetti dannosi se condotti in concomitanza alla terapia iperbarica.

Non ci sono effetti tossici per la ossigenoterapia normobarica come viene usata con i dispositivi tipo ULCOSAN. Non vi sono controindicazioni assolute e nemmeno relative

Nel caso di lesioni cutanee, è suggerito perciò il trattamento distrettuale in modo da non coinvolgere altri distretti corporei non necessariamente interessati dalla condizione patologica e che potrebbero risentire dei possibili effetti dannosi causati dalle aumentate pressioni di ossigeno.

La terapia con normobarismo distrettuale non ha controindicazioni, ha costi moderati, può essere svolta a domicilio. Non necessita di medicazioni avanzate tra una seduta e l’altra e la automedicazione è semplice e alla portata di tutti

 
Meccanismo d’azione dell’ossigeno
 

L’ossigeno riveste un ruolo di fondamentale importanza in numerosi processi biochimici e fisiologici che stanno alla base delle funzioni di crescita e mantenimento cellulare e tessutale.

L’ossigeno è richiesto nei processi di respirazione cellulare e nella produzione di proteine da parte del macchinario cellulare.

La sintesi e deposizione di collagene dipendono entrambe dall’idrossilazione delle proline in presenza di ossigeno da parte dell’enzima prolina idrossilasi.

I processi di angiogenesi ed epitelizzazione sono anch’essi dipendenti dall’ossigeno.

In condizioni fisiologiche, la riduzione del flusso ematico, l’edema infiammatorio o da stasi, le lesioni fisico-chimiche o qualsiasi alterazione del trasporto o della diffusione dell’ossigeno, provocano sofferenza o morte cellulare.

L’ossigenoterapia iperbarica tradizionale utilizza la somministrazione di ossigeno al 23% in camere iperbariche in cui la pressione atmosferica è maggiore  da 2 a 2,5 AT.

 Nella camera iperbarica si ottiene un aumento della frazione di ossigeno disciolta nel plasma e di conseguenza una sua diffusione più rapida ed in maggior quantità nei liquidi extra ed intracellulari supplendo così all’ insufficienza circolatoria meccanica e metabolica.

Nell’ULCOSAN ovvero nella camera normobarica la somministrazione di ossigeno in essa raggiunge una concentrazione del 95% in 6 minuti, mentre rimane invariata la pressione atmosferica

Nell’ULCOSAN quindi l’ossigeno non viene trasportato tramite il plasma nei tessuti da curare ma tali tessuti ne vengono a contatto direttamente

IN questo modo i tessuti che difficilmente vengono raggiunti dal sangue, dal plasma e dall’ossigeno da esso trasportato perche la irrorazione le vascolarizzazione sono scarse per una arteriopatia e per danni vasali dovuti al diabete vengono lo stesso stimolati a granuleggiare dalla maggior concentrazione dell’ossigeno

 
l’Union Lido di Cavallino Treporti contro i danni da fumo
 

Una notizia che ci fa piacere e che segna una svolta nella cultura anche in Italia. E nel Veneto Cavallino Tre Porti arriva primo! Al Camping UNION LIDO su proposta e decisione del Guest Service FRANCESCO ENZO è stato approntato un ampio spazio in spiaggia per non fumatori. In  metà della spiaggia dell’Union Lido dove le postazioni di ombrelloni e di pedalò sono  gestite dal dinamico Emiliano ( ex giocatore di pallacanestro e infermiere e strumentista)  è stato post il divieto di fumare. L’UNION LIDO diventa quindi il primo capeggio nel Veneto che preserva la salute dei cittadini italiani e stranieri. In questa maniera si combatte contro i danni del fumo e in particolare si cerca di evitare le lesioni come le ulcere dati dal tabagismo

 
Attenzione alla HDL!
 

Quando siamo andati a Santa Cruz di Teneriffe, avevamo spedito 20 giorni prima degli Ulcosan alla Università per le lesioni. Ci avevano assicurato a voce che in 72 ore arrivavano. Sono arrivati dopo 20 giorni. Ci hanno recato danni di immagine ed economici . Ci hanno risposto che loro avevano ragione perchè  ce lo avevano assicurato a voce e non per scritto. Quindi abbiamo un servizio inutile e la colpa è nostra che abbiamo creduto a quanto ci avevano detto. Quindi prima di spedire assicuratevi che la merce arrivi . Con la DHL non arriva in tempo ! e la colpa è sola vostra